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La vita nel suolo: un bene nascosto e prezioso


In occasione della Giornata mondiale del suolo riscopriamo l’importanza di questa risorsa per la biodiversità. Rispondendo a una domanda: perché è importante proteggerlo?

Il suolo ospita vita ed è alla base delle nostre vite. Oggi, 5 dicembre, è la giornata mondiale del suolo, istituita nel 2014 per richiamare la nostra attenzione su questo elemento essenziale. Per capire il valore di questa risorsa abbiamo intervistato Stefano Gambini, consulente geologo che collabora con il nostro staff in Tanzania per la realizzazione dell’analisi idrogeologica della Regione Manyara.

 
Perché è importante avere una giornata mondiale dedicata al suolo? Quali sono le minacce a cui questa risorsa è esposta?


Questa giornata è fondamentale per sottolineare l’importanza strategica della tutela e gestione del suolo ed evidenziarne il ruolo di alleato nella lotta ai cambiamenti climatici. Il suolo è in grado di stoccare il proprio contenuto di carbonio, è un’indispensabile riserva di biodiversità e rappresenta la prima barriera ai fenomeni di dissesto idrogeologico, come frane e alluvioni. Contrasta inoltre la diffusione degli inquinanti nelle acque superficiali e profonde, agendo come un filtro per l’acqua di percolazione. Anche la produzione agricola dipende interamente da questa risorsa, che fornisce supporto fisico e nutrimento.
Ma l’attività umana interviene in maniera eccessiva su sul suolo. Troppo spesso viene coperto, impermeabilizzato, cementificato, inquinato dalle attività industriali e sovra-sfruttato dall’agricoltura: tutto questo ne compromette la conservazione e quindi, come adesso vedremo, anche il nostro benessere.


In che modo suolo e biodiversità sono collegati?

 

Il suolo è un ambiente molto complesso e rappresenta l’habitat naturale di moltissimi organismi, concentrati in prevalenza nei primi centimetri dalla superficie. Un suolo sano mantiene una comunità diversificata di forme di vita che contribuiscono a migliorarne la struttura. Maggiore è la varietà degli organismi del suolo, meglio questo può svolgere le sue funzioni.
Le attività degli esseri viventi presenti nei suoli contribuiscono attivamente a garantire le sostanze nutritive ad animali e piante. La disponibilità di cibo per l’uomo e tutta la fauna dipende dal suolo e dalla sua salute: quando viene danneggiato, un intero ecosistema può essere compromesso.

 

Come si può mantenere “sano” un suolo?


In agricoltura, ad esempio, vari approcci consentono di mantenere un suolo sano e gestirlo in maniera sostenibile. Tra i più importanti ricordiamo:
> l’agricoltura di conservazione, con tecniche volte ad alterare il suolo il meno possibile, attraverso la copertura permanente con scarti e foglie e la rotazione delle colture;
> la coltivazione biologica, che non utilizza sostanze chimiche sintetiche e organismi geneticamente modificati;
> la coltivazione senza aratura, che consente di mantenere una copertura organica permanente o semipermanente;
> l’agrosilvicoltura, una tecnica in cui alberi e colture crescono sullo stesso terreno, proteggono il suolo dall’erosione e mitigano così i rischi geo-ambientali.

 

Cosa fa Istituto Oikos in Tanzania per proteggere il suolo?


Nei distretti di Simanjiro e di Kiteto, nel nord della Tanzania, stiamo portando avanti un importante progetto, Kisima. Questa regione è abitata da comunità Maasai dedite alla pastorizia. I numerosi capi di bestiame – ovini, caprini e bovini – si muovono in continuazione per raggiungere i pochi punti di acqua presenti nella savana. Il calpestio delle mandrie ha un effetto disastroso sul suolo. La sua struttura infatti si deteriora e viene compattata, e così si riduce drammaticamente lo spazio in cui normalmente vivono i microorganismi e la micro fauna. In alcune zone il suolo è talmente compromesso che è ormai ridotto a polvere.


Proprio qui con lo staff locale di Oikos interveniamo per introdurre pratiche sostenibili di gestione dei pascoli. Queste tecniche includono calendari stagionali e periodi di riposo che consentono al suolo e alla vegetazione di riformarsi, limitandone l’erosione e favorendo la protezione della biodiversità dei terreni. Un bene nascosto ai nostri occhi ma di vitale importanza per l’equilibrio naturale.

 

 

Photo credit: Damilano
 

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