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Mkuru Training Camp


Un’esperienza ecosostenibile nel cuore delle Steppe Maasai della Tanzania

Villaggio di Mkuru, Regione di Arusha, Tanzania


Tra il Monte Meru e il Kilimanjaro, in una terra di pastori nota come “steppe Maasai”, nel 2003 Oikos ha dato vita a un campo tendato a basso impatto ambientale, gestito in stretta collaborazione con la comunità del villaggio di Mkuru. Mkuru Training Camp (MTC) ha due anime: è una meta di turismo responsabile e insieme centro di formazione, ricerca e sperimentazione di buone pratiche ambientali. Qui, da più di 10 anni, organizziamo training per formare le comunità locali in diversi settori: empowerment femminile, sicurezza alimentare, buone pratiche in termini di conservazione dell’ambiente.

Almeno 3000 persone sono state formate qui e 200 ricercatori di numerose Università (Milano Bicocca, Insubria e Sassari in Italia, Nelson Mandela in Tanzania e Illinois negli Stati Uniti per citarne alcune) lo hanno utilizzato come base per le proprie attività. Oggi MTC garantisce un reddito a 10 persone di etnia Maasai e Meru, stabilmente impiegate: un esempio di successo di sostenibilità economica, cambiamento stabile e duraturo.

Un paese, un grande sogno


Io e Guido arrivammo a Mkuru una mattina del settembre 2002. Cercavamo un luogo dove fare formazione sulle opportunità che il turismo offriva alle comunità locali. In un angolo incantato di savana, ai piedi del Monte Meru, trovammo quattro casette in pietra abbandonate, lascito involontario al villaggio di un imprenditore avventuriero che aveva dovuto lasciare il paese di gran corsa. “Ci dareste queste strutture in affitto?” chiesi a Pello, il vecchio capo villaggio Maasai, dando voce a una di quelle idee che ti vengono in mente senza pensarci troppo.
Rispose subito di sì. E aggiunse: “In cambio, invece di pagarci l’affitto, potreste costruirci una scuola per il villaggio”. Con l’aiuto di amici preziosi riuscimmo a raccogliere i primi 8 mila euro per la scuola di Mkuru. All’inaugurazione, nove mesi più tardi, c’erano tutti. Felici di vedere cosa avevano reso possibile. Quella grande festa segnò l’avvio di un’alleanza tra Oikos e la comunità Maasai di Mkuru che a 15 anni di distanza è più salda che mai. MTC è oggi un centro di formazione per comunità locali, studenti e volontari. Locali e internazionali. Con la missione di diffondere “buone pratiche” per gestire le fragili risorse ambientali da cui dipende la vita e il reddito delle comunità: i pascoli aridi, nutrimento per il bestiame e a rischio di desertificazione; la foresta del Monte Meru, insostituibile fonte d’acqua per 500 mila persone; i fertili terreni irrigui ai piedi del Meru, esposti all’abuso di pesticidi. Grazie a Mkuru hanno preso vita collaborazioni scientifiche tra Università e Istituti di ricerca locali e internazionali; sono nati il Camel Safari, una piccola impresa di turismo comunitario; Maasai Women Art, una cooperativa di donne Maasai, premiata ad Expo 2015, che ha deciso di sostituire il taglio di piante per produrre carbonella con artigianato in perline; il CERC (Community Energy Resource Centre) per la diffusione delle energie rinnovabili e, dal 2016, un centro sperimentale di concia vegetale della pelle. E la MkuRun, la maratona di agosto. Tutto questo rende Mkuru una piccola porta aperta sul mondo, un luogo dove giovani uomini e donne possono coltivare, prima ancora che l’innovazione e la cultura, la speranza di trovare spazio in un mondo che cambia, il sogno di avere accesso a un futuro migliore. Per sé e per i propri figli. In qualche modo, se sei a Mkuru puoi permetterti questo sogno, perché senti che l’energia ti passa vicino.

Rossella Rossi, Presidente di Istituto Oikos

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