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Come sta l'ambiente in Italia?


I dati del Rapporto Ambiente di Snpa, il Sistema Nazionale per la Protezione Ambientale

Qual è lo stato dell’ambiente in Italia? In quali settori possiamo dirci soddisfatti, e in quali c’è ancora tanto da fare? Risponde a queste domande il recente rapporto del Sistema Nazionale per la Protezione Ambientale (SNPA), elaborato da Ispra.
Un’analisi dettagliata che mette in luce i traguardi raggiunti, ma anche le sfide urgenti che siamo ancora chiamati ad affrontare. Vediamo i punti più importanti.
 

Cresce l'energia pulita

L'uso delle rinnovabili è quasi triplicato dal 2004 al 2020: siamo al 20,4%, un valore superiore all'obiettivo nazionale del 17%. Le politiche di incentivo e l'innovazione nel settore stanno quindi dimostrando la loro efficacia.
 

Successi nella gestione dei rifiuti

La raccolta differenziata è pari al 65% nel 2022. Vetro, organico, carta e cartone sono le frazioni più singificative.

 

Meno rifiuti in discarica

Dal 63,1% al 17,8% nel periodo 2002-2022: le strategie nazionali verso un'economia circolare stanno funzionando, e ci portano sulla strada giusta per raggiungere l'obiettivo europeo del 10% entro il 2035.
 

Qualità dell'aria: una sfida in corso

Scendono i livelli di particolato PM2.5 nell'aria, ma ci sono ancora sfide significative nell'affrontare gli inquinanti atmosdferici. La necessità di di politiche mirate per combattere NOx, PM e ozono è prioritaria per la salute pubblica e per l'ambiente.

 

E le emissioni?

L'Italia ha ridotto le emissioni di gas serra del 20% rispetto al 1990, ma i passi verso strategie di decarbonizzazione sono ancora timidi. La transizione energetica è un processo essenziale per allinearsi agli obiettivi europei più stringenti del 2030.

 

Consumo di suolo a ritmi allarmanti

Dal 2006 al 2022 abbiamo consumato più di 120 mila ettari di suolo. Nell'ultimo anno oltre 21 ettari al giorno, ovvero 2,4 metri quadrati al secondo: la pianificazione e la gestione sostenibile del territorio è l'unica soluzione per proteggere la biodiversità e ridurre i rischi idrogeologici.

 

E quindi, dove siamo?

I dati ci dicono che il nostro paese è in linea con gli obiettivi europei di sviluppo sostenibile per produzione di energia e raccolta differenziata, ma siamo ancora indietro in settori chiave come il consumo di suolo, la riduzione di gas serra e il trattamento di rifiuti speciali. Servono politiche ancora pi coraggiose e azioni concrete per costruire un futuro più verde e più equo, nell'intresse di tutti.

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