10 buone notizie del 2023


Da tutto il mondo, storie di attivismo ambientale, momenti chiave per la conservazione della natura, leggi e accordi storici a favore dell’ambiente.

L’anno appena trascorso è stato uno dei più difficili per l’ambiente, per il clima, per le risorse naturali alla base del nostro benessere. E a pagarne il prezzo più alto sono state, come troppo spesso accade, le comunità più vulnerabili. 

Eppure, nel corso dell’anno ci sono state anche notizie incoraggianti. Vittorie di attivismo ambientale, momenti chiave per la conservazione della natura, leggi e accordi storici a favore dell’ambiente. 
Noi di Oikos abbiamo scelte nove notizie per cominciare il nuovo anno con una rinnovata fiducia e una più forte consapevolezza: non è ancora troppo tardi per mettere al sicuro il futuro della Terra. Ma per farlo occorre unire le forze di governi, istituzioni internazionali, società civile.  Perché le sfide di oggi ci rendono tutti coinvolti e tutti protagonisti di una transizione che sia verde e giusta per davvero. 

 

1. L’anno delle tartarughe

444 nidi di tartaruga Caretta caretta registrati in Italia alla fine della stagione:  il triplo rispetto al 2022 e il numero più alto di sempre.
 

2. L’intelligenza artificiale studia gli alberi del Nord Africa 

Un sistema in grado di stimare il numero di foglie di ogni singolo albero e la quantità di carbonio stoccato al loro interno. 
I dati sono stati raccolti dai satelliti della Nasa su 10 milioni di arbusti e cespugli. L’obiettivo è valutare la capacità delle singole piante di catturare anidride carbonica dall'atmosfera e contrastare così la crisi climatica.

 

3. Due nuove barriere coralline

Sono state scoperte nelle acque delle isole Galapagos grazie a una mappatura dei fondali marini con tecnologia a laser. Ospitano una ricchissima biodiversità, e per questo vanno protette.

 

4. Chiusa la più grande miniera di rame dell’America Centrale

Lo ha deciso la Corte suprema di Panama dopo un mese di proteste.  Una vittoria per gli ecosistemi locali e la tutela delle riserve idriche.

 

5. Il primo trattato internazionale per la protezione dell'Alto Mare

Dopo più di 10 anni di negoziati, gli Stati membri delle Nazioni Unite hanno raggiunto un accordo storico: il 30% delle acque fuori dalle giurisdizioni nazionali diventerà area protetta entro il 2030.

 

6. Asilo climatico, per la prima volta nella storia

Lo ha concesso l’Australia agli abitanti di Tuvalu, in Polinesia. A causa dell’innalzamento del livello dei mari, l’Arcipelago rischia di venire sommerso entro i prossimi cento anni. 
 

7. I bambini possono citare in giudizio le nazioni sul clima

È quanto si legge in un documento del Comitato sui diritti dell’infanzia delle Nazioni Unite. 
Il testo afferma esplicitamente che, per i bambini, vivere in un ambiente sano è un diritto che può essere difeso anche per vie legali.

 

8. In Svizzera, la carbon neutrality è legge

Il Paese dovrà azzerare le emissioni  nette di CO2 entro il 2050. Lo hanno deciso i cittadini con il referendum del 18 giugno: il 59,1% dei votanti ha detto sì alla legge sul clima.
 

9. Il ritorno delle balenottere azzurre alle Seychelles
 

I ricercatori dell’università delle Seychelles hanno analizzato oltre un anno di registrazioni sonore subacquee, per poi poterlo affermare con certezza: il più grande mammifero della Terra è tornato nelle acque dell'arcipelago, da cui era scomparso a causa della caccia.
 

10. L’accordo della COP28, tra speranze e delusioni

Il documento approvato dalla conferenza sul clima di Dubai riconosce, per la prima volta, la necessità di “allontanarsi gradualmente” dai combustibili fossili. 
Ma si tratta di una formula molto più blanda di quella richiesta dagli attivisti e dalla "Coalizione della grande ambizione". È un gruppo informale di paesi fondato nel 2014 dalle Isole Marshall, che ha reagito duramente al testo approvato dalla COP: “non siamo venuti qui per firmare la nostra condanna a morte”.

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