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Rospo della vanga, una specie da proteggere


Creare uno spazio vitale per il rospo della vanga all’interno del corridoio ecologico del Fiume Ticino

Difendere la biodiversità della Pianura Padana


Il Corridoio Ecologico del Fiume Ticino si estende dalle Alpi agli Appennini, dalla sorgente del Fiume Ticino in Svizzera, alla sua foce in Italia. Quest’area comprende molti habitat importanti: vallate alpine, aree umide, laghi, brughiere, agro-ecosistemi e lembi della foresta planiziale che una volta ricopriva l’intera Pianura Padana.
Questi ambienti supportano una incredibile biodiversità, con specie rare ed endemiche, minacciate anche a livello globale. Una di queste è il pelobate fosco italiano, chiamato anche rospo della vanga, che racchiude le popolazioni italiane della specie Pelobates fuscus endemiche della Pianura Padana. La principale minaccia per il pelobate fosco italiano è la frammentazione delle sue popolazioni: quelle note sono poche, alcune con pochissimi individui, e isolate tra loro.
 

– Photo credit: ELEADE Soc. Coop. –

Il sito più importante per il pelobate fosco italiano è all’interno del Parco Lombardo della Valle del Ticino, nell’area della Zona Speciale di Conservazione (ZSC) “Paludi di Arsago”. Più della metà dei siti riproduttivi di pelobate fosco italiano qui presenti è però purtroppo al di fuori di quest’area protetta, parte della Rete Natura 2000.
L’unico modo per garantire un futuro a questa sottospecie endemica della Pianura Padana è riqualificare i suoi habitat riproduttivi e rinforzare le sue popolazioni, dentro e fuori dalle aree protette. Sono questi gli obiettivi del progetto, che interviene su due aree umide nei pressi della ZSC Paludi di Arsago. Vogliamo garantire l'idoneità di questi siti per la riproduzione del rospo della vanga ed eseguire dei ripopolamenti con girini appositamente allevati in loco. 
La conservazione delle aree umide e delle risorse idriche è un tema chiave all’interno del Corridoio Ecologico del Fiume Ticino: quest’area dipende notevolmente dalle acque superficiali e sotterranee del bacino del Ticino, che vengono impiegate sia per uso domestico che agricolo. È quindi fondamentale che i cittadini siano consapevoli dell’importanza di tutelare le zone umide e gli ecosistemi di acqua dolce, garantendo in questo modo i servizi che questi forniscono. Una campagna di sensibilizzazione sul ruolo critico svolto dagli habitat d'acqua dolce consentirà di aumentare il riconoscimento dei benefici economici, sociali, culturali e ambientali di questi ecosistemi e delle minacce che li colpiscono. Lo scopo è anche incentivare i principali stakeholder a un uso sostenibile della risorsa idrica, della sua gestione integrata e della conservazione degli ecosistemi ad essa associati.
Il Progetto è finanziato dalla Fondazione Audemars-Watkins e realizzato con il Parco Lombardo della Valle del Ticino, in collaborazione con ELEADE Soc. Coop. e Idrogea Servizi srl.
 

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