People empowerment

Power Up!

Partecipazione dei giovani per un’Unione Europea a impatto climatico zero

Nuove energie per fronteggiare le sfide climatiche del ventunesimo secolo

Attraverso le sue politiche, l’Unione Europea si sta impegnando nella lotta ai cambiamenti climatici, ma non basta. Per garantire che queste misure siano efficaci e abbiano un impatto reale, è fondamentale il coinvolgimento attivo del pubblico, e in particolare dei giovani. Con Power Up! abbiamo una missione ambiziosa: trasformare i giovani europei di Italia, Slovenia e Bulgaria in protagonisti dei processi decisionali legati alle politiche climatiche. Lo facciamo attraverso formazione teorica e pratica, iniziative di coinvolgimento attivo e promozione di una governance climatica inclusiva.

Formazione e attivazione: il cuore del progetto
Grazie alla nostra rete di partner, coinvolgiamo  750 giovani in attività educative a livello nazionale e internazionale: workshop di sensibilizzazione climatica, formazione alla leadership, attività di advocacy e scambi internazionali.
In Italia e in Slovenia, gli studenti partecipano a National Youth Workshops, giornate di formazione dedicate all’approfondimento dei cambiamenti climatici, delle politiche ambientali locali ed europee e allo sviluppo di competenze di advocacy e public speaking. Le stesse tematiche sono affrontate anche durante un National Youth Training Camp in Bulgaria: un’esperienza di tre giorni che mette al centro formazione e aggregazione giovanile.

Oltre i confini: gli eventi internazionali
Il progetto favorisce l’incontro tra i giovani dei paesi partner: un workshop internazionale a Kyustendil, in Bulgaria, è pensato per approfondire i temi dell'empowerment giovanile e la partecipazione nelle politiche europee   attraverso la simulazione del consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite. Seguono un evento di formazione online su advocacy e leadership, aperto a tutti i giovani europei, e un Youth Summer Leadership Camp in Slovenia, per offrire ai ragazzi un’opportunità unica: partecipare a una simulazione della COP, mettendosi in gioco come dei veri e propri leader.

La collaborazione tra giovani e decision-makers
Il dialogo tra giovani e decisori politici è al centro di Power Up!. Collaboriamo con rappresentanti delle istituzioni locali e professionisti internazionali per facilitare uno scambio reciproco di esperienze e conoscenze. A Milano un gruppo di 100 studenti avvia, insieme al Comune della città, un’esperienza pilota: l’Assemblea dei Giovani per il Clima, che si chiude con la presentazione di un Report Risolutivo all’Assemblea Permanente dei Cittadini sul Clima. L’Assemblea è un organismo di partecipazione civica del Comune di Milano, nato due anni fa per dare voce ai cittadini sulle attività che riguardano la lotta al cambiamento climatico, la qualità dell’aria e la transizione ecologica. Il nostro obiettivo è raccogliere informazioni su aspettative, prospettive e idee dei giovani, così da poterle integrare nel piano di lavoro dell’Assemblea Permanente dei Cittadini per il Clima.
In altre 4 città europee azioni simili permettono ai giovani di partecipare ai processi di consultazione e deliberazione, per contribuire attivamente alle decisioni sulla transizione climatica ed energetica.

Una rete di città per la partecipazione dei cittadini alle politiche climatiche 
Crediamo che lo scambio sia fondamentale per facilitare l’apprendimento reciproco tra i comuni europei. Per questo con il Comune di Milano costruiamo una piattaforma digitale e realizziamo una serie di otto webinar dedicati a 150 persone, tra cui rappresentanti istituzionali e professionisti delle autorità pubbliche. Segue il Forum Internazionale di due giorni organizzato a Milano, un evento in cui esperti e professionisti possono approfondire le tematiche trattate online, migliorare le strategie di engagement giovanile e condividere le proprie esperienze.

Divulgazione e condivisione  
Una conferenza internazionale in Bulgaria sarà l’occasione per presentare risultati e best-practices alle istituzioni scolastiche, alla società civile e alle autorità locali, mentre nelle scuole e nei centri giovanili milanesi organizziamo iniziative peer-to-peer di sensibilizzazione sui cambiamenti climatici e di divulgazione   riguardo gli strumenti e le piattaforme di partecipazione più utili. Un'importante occasione di scambio è il Summit Internazionale della Gioventù, con 150 partecipanti tra studenti, stakeholder e ospiti internazionali. Al termine del Summit, le voci dei giovani convergeranno in un documento unico, che sarà poi condiviso a livello europeo.
Power Up! è un progetto di Istituto Oikos, realizzato grazie al supporto dell’Unione Europea e alla collaborazione con WWF Bulgaria, No Excuse Slovenia e il Comune di Milano

 

L'evento di lancio (WP1)

Il lancio internazionale di Power Up! ha coinvolto 83 partecipanti provenienti da 4 paesi diversi, tra cui 44 donne e 39 uomini. Durante due giornate intense, i partner hanno rafforzato le collaborazioni, condiviso buone pratiche e approfondito i temi centrali del progetto.

Uno scambio di esperienze
La prima giornata si è concentrata sul dialogo. Lo scambio di esperienze tra i partner, arricchito dal contributo di Katie Reid, esperta internazionale di partecipazione giovanile, ha permesso di esplorare metodologie innovative e inclusive per sensibilizzare le nuove generazioni su tematiche ambientali e climatiche. La formazione teorica e pratica su strumenti e processi partecipativi ha portato allo sviluppo del Training of Trainers Toolkit (ToT toolkit), una guida pratica per supportare i partner nella progettazione delle attività educative del progetto.

Il dialogo con le istituzioni
La seconda giornata ha messo in evidenza l'importanza del confronto tra cittadini e decisori politici. I partner hanno assistito alla presentazione dell’Assemblea Permanente dei Cittadini di Milano sul Clima, un modello unico che promuove la partecipazione civica nel processo decisionale locale. Durante la sessione, Power Up! è stato presentato a cittadini, giornalisti e rappresentanti istituzionali, tra cui il sindaco Giuseppe Sala e l’assessora Elena Grandi.

I partecipanti hanno inoltre avuto l’opportunità di osservare da vicino le dinamiche dell’Assemblea, approfondendo il valore della partecipazione dei cittadini nella definizione di politiche climatiche efficaci.

Divulgazione e prossimi passi
Per ampliare il coinvolgimento del pubblico, il progetto è stato promosso sia online, attraverso i canali social dei partner, sia offline, con un evento dedicato in una delle scuole aderenti. Power Up! ha così proseguito il suo percorso, stimolando la partecipazione attiva e la consapevolezza sui temi del cambiamento climatico e della transizione ecologica.

 

Educazione climatica a scuola (WP2)

Power Up! entra nelle scuole superiori di Milano con un obiettivo chiaro: rafforzare la consapevolezza climatica tra le nuove generazioni e stimolare la partecipazione attiva e il pensiero critico. Il percorso didattico ha coinvolto 191 giovani - 96 ragazzi e 95 ragazze - di 9 classi distribuite in 5 dei 9 municipi della città.
Un ciclo di tre incontri ha guidato i partecipanti attraverso nozioni teoriche, attività pratiche e momenti di confronto.

Si deve partire da basi solide
Per questo abbiamo dedicato due ore del percorso alla climate literacy. A partire da un brainstorming collettivo, ragazze e ragazzi hanno esplorato cause e conseguenze del cambiamento climatico, per poi approfondire i concetti di mitigazione e adattamento. In ultimo, la riflessione si è spostata su un aspetto spesso trascurato: la giustizia climatica. Un video e un gioco di ruolo hanno aiutato studenti e studentesse a comprendere come la crisi ambientale spesso si traduca in diseguaglianza sociale.

I ruoli si ribaltano
Durante il secondo incontro, ad occupare la cattedra sono stati i giovani. Divisi in gruppi hanno presentato le politiche climatiche attive a livello internazionale, nazionale, locale, oltre alle azioni individuali utili ad affrontare l’emergenza.
Successivamente, un gioco di ruolo basato sui dati contenuti nei report dell’IPCC (Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico) ha proiettato l’intera classe nel futuro: studenti e studentesse, divisi in gruppi-stato, hanno scelto quali politiche climatiche adottare e, in base alle decisioni prese, sono stati rivelati i possibili scenari per il nostro pianeta nei prossimi 75 anni.

In ultimo, l’intervento del Comune di Milano: la presentazione del Piano Aria Clima ha avvicinato ragazze e ragazzi alle decisioni che riguardano il loro territorio e al percorso partecipativo che li coinvolgerà nel prossimo anno scolastico con l’Assemblea dei Giovani sul Clima.

Far sentire la propria voce
Durante il terzo e ultimo incontro una giovane volontaria Italian Climate Network, ha raccontato la sua esperienza alla Conference of the Parties (COP), offrendo una testimonianza diretta dell’impegno e del contributo dei giovani alle politiche climatiche internazionali. A chiudere il percorso, un dibattito argomentativo: la classe si è confrontata su due domande capaci di racchiudere molti dei temi affrontati: “La mitigazione è la vera soluzione alla crisi climatica?” e “Le azioni locali possono davvero fare la differenza?”.

Educazione, partecipazione, futuro.
Il percorso nelle scuole ha offerto a studenti e studentesse strumenti per comprendere la crisi climatica in tutta la sua complessità e ha creato spazi di dialogo in cui esercitare pensiero critico e competenze civiche.
Ma il lavoro non si ferma qui. Le attività con studenti e studentesse continueranno anche il prossimo anno: grazie al supporto del Comune di Milano, circa 90 giovani saranno protagonisti dell’istituzione della prima Assemblea dei Giovani per il Clima, un’esperienza concreta di cittadinanza attiva che darà voce alle nuove generazioni nei processi decisionali legati alle politiche ambientali locali.

 

National Youth Training Camp e dibattiti scolastici in Bulgaria (WP4)
Dal 14 al 16 marzo 2025, 60 ragazze e ragazzi da Pernik e Kyustendil si sono ritrovati a Kyustendil per un’esperienza che non dimenticheranno: il National Youth Training Camp organizzato dal WWF Bulgaria. Tre giorni intensi per conoscere, confrontarsi e mettersi in gioco sui temi del clima e della transizione energetica. Ma non è finita lì: poche settimane dopo, sono stati proprio loro a portare queste idee nelle scuole, coinvolgendo oltre 200 studenti in dibattiti pubblici.

Tre giorni per cambiare prospettiva
Il campo si è aperto con una visita al municipio di Kyustendil, dove Liliya Arakchieva, referente WWF, e la vicesindaca Rositsa Plachkova hanno illustrato politiche e progetti ambientali in corso. Si continua con incontri, discussioni, idee che circolano. Ma il cuore del campo è l’esperienza: il secondo giorno, guidati dall’esperto Viktor Josa, i partecipanti hanno preso parte a una simulazione interattiva con il simulatore En-ROADS, per capire in prima persona le conseguenze delle scelte politiche ed economiche sul clima. Capiscono che ogni decisione conta – e che possono essere protagonisti del cambiamento.
Il terzo giorno si sono messi alla prova con un vero dibattito: “Pro e contro del fotovoltaico a Kyustendil”, proposto dalla municipalità. Un esercizio che li prepara al passo successivo: organizzare e guidare dibattiti scolastici coinvolgendo coetanei, docenti e rappresentanti del comune.

Idee giovani, idee forti
Le proposte non sono mancate: pannelli solari sui tetti delle scuole, riciclo dei materiali fotovoltaici, trasparenza nei processi decisionali, referendum locali per decidere insieme. Idee concrete e ambiziose, che dimostrano quanto i giovani abbiano da dire – e da fare – per il futuro dell’energia.

 

Simulazione del Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite (WP5)

Dal 12 al 14 maggio, 77 partecipanti, tra cui 51 donne e 26 uomini provenienti da 4 paesi europei, si sono incontrati a Kyustendil, in Bulgaria, per dare vita alla simulazione del Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC). Al centro del confronto, una domanda cruciale: come guidare una transizione giusta oltre il carbone?

Prepararsi al cambiamento
Per affrontare con consapevolezza la simulazione del Consiglio, oltre studenti e studentesse hanno partecipato a sessioni formative condotte da esperte di WWF Bulgaria.
Stella Christova e Raina Popova hanno approfondito il concetto di “Transizione Giusta”, le politiche energetiche dell’Unione Europea e le principali strategie negoziali.
A questo percorso si è aggiunto il contributo di Sussie Lundegard (WWF Svezia), che attraverso un workshop interattivo ha stimolato la progettazione partecipata di città più sostenibili. Un’occasione concreta per riflettere su come riprogettare le città del futuro, a partire dalle idee dei giovani.

Nei panni dei protagonisti
Durante la simulazione, oltre 50 studenti e studentesse hanno ricoperto i ruoli di rappresentanti sindacali, imprenditori, decisori politici e delegati giovanili.
Lavorando per gruppi di stakeholder, hanno ricercato soluzioni condivise per garantire una transizione energetica equa in un territorio altamente dipendente dal carbone.
Tra le proposte emerse: la riconversione delle miniere in centri di ricerca e innovazione, percorsi turistici legati alla memoria mineraria e programmi di formazione per la riqualificazione professionale.

Dalle idee all’azione
L’evento si è concluso con un momento di restituzione collettiva: le soluzioni elaborate sono state raccolte nello Youth Position Paper, un documento finale che sarà presentato alle istituzioni in Bulgaria, Slovenia e Italia.
Un gesto simbolico, ma anche politico: perché le idee delle nuove generazioni meritano spazio nei luoghi in cui si costruisce il futuro.

 

Formazione online per i giovani (WP6)
139 partecipanti, di cui 80 donne e 59 uomini provenienti da 6 paesi, hanno preso parte a un percorso formativo online pensato per rafforzare le competenze dei giovani sull’advocacy climatica e la partecipazione attiva.

Un formato su misura
Organizzato da No Excuse Slovenia, il training è stato suddiviso in quattro sessioni brevi, interattive e ibride che hanno coinvolto scuole superiori in Slovenia, Italia e Bulgaria, e in una sessione principale online più strutturata e con una partecipazione internazionale.
Durante le sessioni a scuola, studenti e studentesse hanno potuto testare il simulatore En-ROADS, uno strumento digitale che aiuta a comprendere come scelte economiche e politiche influenzino direttamente l’aumento delle temperature frutto della crisi climatica. A guidarli durante l’attività nelle scuole, un facilitatore online, Viktor Josa, En-ROADS Climate Ambassador, e un referente locale di supporto in classe.

Idee dal mondo, per ispirare azioni locali
Il cuore del percorso però è stato il training internazionale del 26 marzo, che ha riunito giovani e rappresentanti di organizzazioni ambientali da diversi paesi.
Al centro della sessione: la presentazione di iniziative concrete e di successo nel campo della sostenibilità e dell’azione climatica. Le presentazioni si sono svolte in piccoli gruppi nazionali e internazionali, in cui i partecipanti hanno potuto fare domande, condividere esperienze e discutere impatti e opportunità delle iniziative giovanili.

Il progetto in numeri

180k

persone hanno accesso all'acqua
potabile in Tanzania

22k+

kg di plastica
raccolti a Ibo, Mozambico

52k+

mangrovie piantumate
in Mozambico e Myanmar

11k+

bambini coinvolti in campagne
di educazione nel mondo

200

donne supportate nell’avvio
di attività economiche

in Tz e Myanmar

1700

docenti formati
in Italia

1700

docenti formati
in Italia

52k+

mangrovie piantumate
in Mozambico e Myanmar

1700

docenti formati
in Italia