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Una coalizione internazionale lancia il progetto PRIMA Nexus RES-MAB


L'obiettivo è rafforzare la resilienza ai cambiamenti climatici nelle Riserve della Biosfera del Mediterraneo

Un consorzio internazionale ha unito le forze per combattere le crescenti minacce della crisi climatica nel Mediterraneo. Il neonato progetto RES-MAB: Promuovere il cambiamento ∕ Abbracciare la resilienza, finanziato dalla Fondazione PRIMA, unisce Enti di ricerca, Agenzie governative e ONG della regione Mediterranea, tra cui Istituto Oikos.

Guidato dal Centro di Scienza e Tecnologia Forestale della Catalogna (CTFC), il progetto RES-MAB riunisce dieci diversi partner provenienti da Spagna (Fondazione Riserva della Biosfera di Alto Bernesga), Giordania (Royal Society for the Conservation of Nature), Francia (Parco Naturale Regionale del Mont-Ventoux e Organizzazione per la Difesa e la Gestione di AOC Ventoux), Italia (Autorità del Parco Regionale Veneto del Delta del Po e Istituto Oikos), Slovenia (Istituto Pubblico Parco delle Grotte di Škocjan), Marocco (Agenzia Nazionale per lo Sviluppo delle Oasi e delle Zone di Argan), e Libano (Associazione per la Protezione di Jabal Moussa).

 Il progetto si concentra sulle Riserve della Biosfera (RB) designate dall'UNESCO, aree riconosciute per il loro contributo nella conservazione degli ecosistemi, unitamente alla loro capacità di favorire lo sviluppo economico e umano sostenibile. L'intervento riguarda 7 Riserve della Biosfera distribuite in tutto il Mediterraneo, che saranno trasformate in veri e propri "laboratori viventi" per testare e realizzare soluzioni basate sulla natura. L'approccio utilizzato è WEFE Nexus (Water, Energy, Food, Ecosystems), una strategia interdisciplinare che riconosce l'interconnessione di quattro risorse vitali: acqua, energia, cibo ed ecosistemi. Attraverso questo approccio, il progetto contribuirà a promuovere paesaggi più resilienti, rafforzando l'adattamento ai cambiamenti climatici.

 Gli obietti sono ambiziosi. Tra i principali, lo sviluppo di uno strumento di gestione territoriale (WEFE-SEM Tool) basato su analisi modellistiche, per permettere a portatori di interesse e comunità locali di prendere decisioni informate, integrando il WEF-SEM Tool nelle politiche e nei piani di sviluppo esistenti per un impatto a lungo termine. Lo strumento sarà utilizzato anche per la co-progettazione e realizzazione di otto soluzioni basate sulla natura nei sette siti dimostrativi RB.

 Tra le altre attività chiave, la valutazione e il monitoraggio degli impatti ambientali e socio-economici delle soluzioni sviluppate; la promozione di misure di mercato sostenibili; il coinvolgimento del settore privato attraverso modelli di business innovativi.

RES-MAB capitalizza i risultati più recenti di ricerca e l'esperienza di iniziative e progetti precedenti attinenti come la Comunità di Pratica del Nexus WEFE del Mediterraneo, il Centro Internazionale delle Riserve della Biosfera del Mediterraneo (UNESCOMED), la Rete Tematica Mediterranea delle Riserve della Biosfera (Rete MedMaB) e il progetto EDUBIOMED Erasmus+.

 Questo approccio collaborativo assicura che RES-MAB si basi su una solida base conoscitiva, evitando la duplicazione di attività già svolte.

  I benefici per l'intera regione mediterranea sono consistenti: maggiore sicurezza alimentare e miglior gestione sostenibile delle risorse idriche ed energetiche; migliore conservazione della biodiversità e degli ecosistemi; miglioramento delle condizioni di vita per le comunità locali e vulnerabili; sviluppo di soluzioni innovative per l'adattamento e la mitigazione dei cambiamenti climatici.

Il progetto RES-MAB avrà quindi un impatto significativo nella lotta contro la crisi climatica nel Mediterraneo. Il successo dipende dalla partecipazione attiva dei vari soggetti coinvolti, dai funzionari governativi alle comunità locali e agli imprenditori.

 

Per maggiori informazioni sul progetto: roser.maneja@ctfc.cat (RES-MAB IP); maricarmen.romera@ctfc.cat (Project Manager); ronza.qussous@rscn.org.jo (Communication Officer).

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