La siccità più grave degli ultimi 40 anni

In Tanzania e in Africa Orientale milioni di persone sono senza cibo. E i responsabili sono, ancora una volta, i paesi industrializzati.

Le emissioni di gas serra dei paesi industrializzati stanno provocando in Africa Orientale la più grave siccità registrata degli ultimi 40 anni. Qui, quattro stagioni delle piogge con precipitazioni molto al di sotto il livello ’normale’, o addirittura mancate, stanno letteralmente minacciando la sopravvivenza di intere popolazioni. 
Nel Corno d’Africa si sono registrate le temperature più elevate di sempre e almeno 22 milioni di persone non hanno cibo sufficiente. Gravissime perdite di bestiame, erosione dei suoli causata dai forti venti e dalla mancanza di copertura erbacea, uniti all’aumento del costo dei beni primari (cibo, medicine, trasporto), stanno mettendo in ginocchio molte aree del Nord della Tanzania, dove lavora Oikos.
Il governo ha già adottato misure importanti: l’acqua viene razionata nelle città, e da qui distribuita attraverso camion in molti villaggi dove manca da settimane. Famiglie di sei persone si dividono meno di un secchio d’acqua, e pure a giorni alterni. 

Oikos sta cercando di rispondere a questa nuova emergenza con tutti i mezzi a disposizione: nuovi punti di distribuzione dell’acqua con pompe solari, educazione alla conservazione delle risorse e alla corretta gestione dell’acqua, nelle scuole e nei villaggi. Ma condizioni ambientali estreme e la grave insicurezza delle persone rallentano gli interventi. Perché gli uomini e le mandrie hanno lasciato i villaggi da mesi, lasciandosi dietro donne e bambini con pochissime risorse per affrontare la crisi: ed è molto difficile parlare di educazione e conservazione a chi non ha acqua. 

L'unica soluzione è cambiare radicalmente il modello di produzione e consumo dei paesi industrializzati. Perché ogni acquisto, ogni prodotto che scegliamo, ogni percorso in auto, ha un impatto sulla natura da cui dipendiamo. Tutti. E per cambiare rotta occorre un intervento serio e rapido da parte di aziende e governi. Non possiamo più aspettare.

Nel frattempo, Oikos continua a fare la propria parte per supportare le popolazioni più colpite: stiamo raccogliendo le risorse necessarie per assicurare il cibo e soprattutto ai gruppi più vulnerabili, come donne, bambini e anziani.