È UN MACELLO!

La Politica Agricola Comune (PAC), ovvero il sistema di misure, politiche e incentivi dell’Unione europea che disciplina il settore agricolo, ha favorito finora modelli produttivi e di allevamento intensivo altamente inquinanti, caratterizzati da elevati costi ambientali e da rischi per la salute dell’uomo. Questo meccanismo ha portato inoltre alla progressiva scomparsa dei piccoli agricoltori e allevatori, messi fuori mercato dalle grandi aziende.

Nel 2021 l’Europa applicherà la nuova PAC, attualmente in fase di elaborazione, che rimarrà in vigore fino al 2027. Si tratta di un momento cruciale, che ci riguarda tutti, perché influenzerà la nostra vita di cittadini europei e di consumatori.
Per questo vogliamo e chiediamo un cambio di rotta decisivo che sostenga, attraverso politiche e incentivi, modelli di agricoltura e allevamento più ecologici, che rispettino standard ambientali più alti e tutelino il benessere degli animali e della salute umana.

Chiediamo all’Unione europea e al Governo italiano:

- di tagliare i finanziamenti e i sussidi pubblici agli allevamenti intensivi;
- una distribuzione più equa dei fondi alle piccole aziende che si impegnano a produrre con metodi e pratiche ecologiche;
- di subordinare i pagamenti della PAC al rispetto di standard basilari in materia di benessere animale, tra cui l’obbligo di prevedere per gli animali allevati uno spazio sufficiente per potersi muovere, girare e sdraiare;
- di limitare la densità e il numero di animali nelle aziende che utilizzano metodi intensivi e ricevono sussidi europei.