Il Mediterraneo è un ecosistema meraviglioso ma fragile, messo a dura prova dal sovrasfruttamento delle sue risorse e dalla crisi climatica. In questo contesto, la Tunisia rappresenta un terreno fertile per azioni innovative e coraggiose in difesa della natura. Negli ultimi anni, il Paese ha infatti cominciato ad attuare politiche contro i rischi ambientali, in particolare nelle aree costiere.
Nel nord est del Paese, le risorse idriche stanno diminuendo e l’agricoltura è sempre di più in difficoltà. È in questo settore che vogliamo intervenire, collaborando con le comunità locali per affrontare queste sfide.
Dopo anni di lavoro in Libano, abbiamo deciso di ampliare il nostro impegno nel Mediterraneo aprendo un nuovo programma ambientale in Tunisia. La nostra missione comincia nell’area umida di Sebkhet Soliman, un ecosistema di grande valore per la biodiversità, e nelle terre agricole circostanti. Stiamo sperimentando pratiche che possano avere un impatto positivo per l’ambiente e per le persone che vivono in questa regione: tecniche innovative per il trattamento delle acque reflue, pratiche agricole rigenerative e un forte coinvolgimento delle comunità sono gli ingredienti di un piano d’azione tanto ambizioso quanto concreto.
Ma il nostro impegno in Tunisia è solo all’inizio: sono già in cantiere nuove iniziative per la protezione di specie minacciate e delle aree forestali. Vogliamo creare alleanze con centri di ricerca tunisini e partner internazionali per proteggere insieme la biodiversità locale.