A pochi chilometri dalla città di Soliman, nel cuore della penisola di Cap Bon, si estende la zona umida di Sebkhet Soliman, un luogo di straordinario valore ecologico e sociale. Questo sito Ramsar, uno dei pochi a mantenere la presenza d’acqua durante tutto l’anno, è un prezioso rifugio per la fauna locale e un motore di sussistenza per le comunità agricole che lo circondano. Tuttavia, oggi questo ecosistema è in pericolo. L’uso non sostenibile delle risorse idriche, le pratiche agricole intensive e un crescente degrado ambientale stanno minacciando il delicato equilibrio naturale, compromettendo anche la sicurezza alimentare di chi da questa terra dipende.
È qui che nasce RAISE: un progetto pensato per dare una risposta concreta e innovativa a una crisi che non può più essere ignorata.
L’obiettivo è duplice: da un lato proteggere e rigenerare l’ecosistema unico di Sebkhet Soliman, dall’altro rafforzare le capacità delle comunità locali di vivere in equilibrio con esso.
Agricoltura che rigenera
Vogliamo introdurre un nuovo modo di fare agricoltura, che non sfrutti il territorio ma lo rispetti, che usi le risorse con intelligenza invece di sprecarle. Offriremo percorsi formativi dedicati agli agricoltori per promuovere pratiche agricole sostenibili, che escludano l’uso di pesticidi e valorizzino tecniche rispettose della biodiversità. Li accompagneremo nella creazione di un Agricultural Development Group – uno strumento collaborativo per condividere mezzi, ottimizzare i costi e favorire lo scambio di esperienze e innovazioni tra pari.
Acqua, risorsa essenziale
Implementeremo sistemi di fitorisanamento per trattare in modo naturale le acque reflue, rendendole idonee all’irrigazione. Questo permetterà di ridurre la dipendenza dalle falde acquifere, salvaguardare la fertilità dei suoli e tutelare l’ecosistema. Tutto ciò è accompagnato da un costante monitoraggio della biodiversità per garantire che l’ambiente non solo venga protetto, ma anche rigenerato.
Una comunità informata è una comunità più forte
Portiamo l’educazione ambientale nelle scuole, coinvolgendo studenti e insegnanti in attività che rafforzino la consapevolezza sul legame tra clima, agricoltura e salute. Parallelamente, lanceremo campagne di sensibilizzazione rivolte a tutta la cittadinanza per accendere i riflettori sull’impatto dell’inquinamento da plastica e sull’importanza vitale degli ecosistemi umidi. Perché ogni cambiamento duraturo parte dalla conoscenza e dal coinvolgimento di chi vive il territorio ogni giorno.
Nessuno ai margini
Diamo priorità al coinvolgimento di giovani disoccupati e gruppi vulnerabili, non solo per includerli attivamente nelle iniziative, ma anche per offrire spazi di informazione e confronto su temi come la migrazione irregolare, spesso vissuti con disinformazione e paura. L’ambiente può e deve diventare anche leva di inclusione sociale e speranza concreta per il futuro.